Sarà un’annata super nonostante maltempo e lockdown. Del resto stiamo parlando della viticoltura eroica toscana del Candia dei Colli Apuani, di vitigni arcigni quasi sospesi tra terra e mare e viticoltori tenaci abituati alla sofferenza e agli imprevisti che ci riporta indietro, mille anni, al mito dei greci attraversando l’epoca dei romani e dei Malaspina per arrivare ai giorni nostri. La vendemmia che si appresta iniziare, tra le colline di Massa e Carrara iscritte al Consorzio di Tutela, sarà generosa e molto positiva. A fornire un primo bilancio di quella che sarà la qualità dell’annata 2020 di cui potremo godere tra qualche mese è il Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani Doc.
“La raccolta – spiega il Presidente del Consorzio di Tutela, Fabrizio Bondielli – inizierà tra questa settimana e la prossima. Partiremo dagli uvaggi bianchi per poi passare a quelli rossi. E’ stata una stagione senza precedenti, senza memoria, caratterizzata dal lungo lockdown che dal punto di vista commerciale ha creato una voragine economica nelle aziende e da alcuni eventi meteo che hanno danneggiato le viti nella delicata fase di maturazione finale. L’ultima grandinata ha rischiato di distruggere mesi di duro lavoro. Per fortuna ha colpito a zone interessando solo il10% dei vitigni del comprensorio di tutela. Il risultato, nonostante tutti questi handicap, è molto buono. Ci sono quantità e ci sarà qualità. C’è lo dicono gli uvaggi, che ogni giorno seguiamo nel loro processo di sviluppo, c’è lo confermano gli enologi”. Lo conferma anche Coldiretti: “dal punto di vista temporale l’inizio della vendemmia è praticamente in linea con quello degli ultimi anni che, per effetto dei cambiamenti climatici, evidenziano però un anticipo di circa un mese rispetto a 30 anni fa che smentisce il proverbio ad agosto riempi la cucina e a settembre la cantina. Nonostante un meteo pazzo con caldo africano alternato a bombe d’acqua e grandinate si prevede una annata di buona-ottima qualità”. La stima, ad oggi, fa preannunciare un + 15% alla voce raccolta rispetto alla scorsa vendemmia che era già stata molto generosa. “Ci saranno buoni profumi e rese superiori con gradazioni leggermente inferiori. Le viti sono cariche, i grappoli belli e generosi, le rese da uva a mosto saranno sicuramente superiori. – spiega l’enologo Lorenzo Gianni – La raccolta dei bianchi partirà in questi giorni, quella dei rossi successivamente”.
Se la prossima vendemmi sarà ottima sia nella qualità che nella qualità, gli effetti del lockdown con la chiusura di bar e ristoranti, enoteche e filiera della ristorazione in generale, continua a farsi sentire: “il calo medio di fatturato si attesta intorno al 30%. – analizza ancora Bondielli – Tradotto: in cantina abbiamo il 30% della produzione invenduta. Vogliamo essere fiduciosi e positivi per il futuro. Ogni annata è una storia a se”.
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