Candia al top tra i vini estremi. Affermazione senza precedenti nella storia della viticoltura delle Colline del Candia alla 27esima edizione del Mondial des Vins Extremes che si sono tenuti in Valle d’Aosta a cui hanno partecipato 919 vini provenienti da aziende di 25 paesi. I vini simbolo della viticoltura eroica toscana, vini “allevati” in condizioni estreme tra vigneti irraggiungibili e lavoro esclusivamente manuale, hanno portato a casa una grande medaglia d’oro con il vermentino “La” (2018) dell’azienda Le Canne di Pucci Luigi capace di raccogliere nelle commissioni 94/100 che equivale all’eccellenza e ben sette medaglie d’oro ancora con due etichette de “Le Canne” con “La” vermentino (2017) ed il rosso Candia Doc “Cresta Gallo” (2016), due con la cantina “L’Aurora di Francesco” con il vermentino “Massetano” (2016) e “Pozzo Alto” (2018), due con la cantina “Ramarro” “Cuore di Candia”(2017) ed “Acquafiora” (2017) ed una con le “Vigne Conti” con “Equilibrio”.
Un trionfo record che catapulta il Candia dei Colli Apuani tra i territori della viticoltura eroica più interessanti, affascinanti e in crescita del panorama internazionale. “Il mondo finalmente si sta accorgendo della nostra realtà e sta riconoscendo anche l’enorme lavoro di qualità che le aziende stanno portando avanti. – spiega Fabrizio Bondielli, Presidente del Consorzio di Tutela – Nella Toscana dei grandi vini c’è anche una Toscana eroica che produce vini in condizioni estreme, tra terrazzamenti quasi irraggiungibili e pendenze impegnative: è la Toscana del Candia. I nostri sono vini frutto della fatica e dell’eroismo, della sostenibilità e della tutela del paesaggio: elementi che sono emersi in maniera vigorosa in questa edizione dei mondiali. Otto medaglie d’oro per uno stesso territorio sono un primato non solo per noi ma nella storia del concorso”. Una crescita di qualità che ora il Consorzio di Tutela vuole legare anche ad una presa di coscienza in materia di promozione e marketing anche grazie all’intervento realizzato con il cofinanziamento FEASR del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 della Regione Toscana – sottomisura 3.2: “questo progetto – spiega ancora Bondielli – ci consentirà finalmente di avere a disposizione le infrastrutture di comunicazione necessarie per promuovere le attività del Consorzio e presentarci al mercato, ai consumatori, con un profilo unitario e ben distinto rispetto agli altri territori. E’ importante raccontare la distintività delle nostre produzioni: ora possiamo parlare ad un pubblico molto più vasto”. Una distintività che sta premiando anche le vendite. Per i vini apuani il 2018 è stato, secondo il Rapporto Economico dell’Istituto Studi e Ricerche della Camera di Commercio di Massa Carrara “un’annata molto positiva – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara – con la produzione di uva per vini Doc o Igt cresciuta del +5,6%. I produttori hanno finalmente la consapevolezza di aver trovato la strada giusta per produrre vini di grande qualità e straordinarietà esaltando quelli che, sulla carta, sono limiti. Al contrario oggi produrre in condizioni estreme rappresenta sul mercato ed in chiave marketing un elemento di valore, anche economico, di cui le imprese devono beneficiare. Produrre un quintale di uva in Candia ha tutto un altro costo rispetto ad un quintale di uva in pianura. Stiamo parlando di vini eroici perché eroici sono anche i loro produttori. Dopo anni di lavoro siamo finalmente ad un cambio di passo culturale ed imprenditoriale”.
In giuria, tra gli esperti, c’era anche il giovane enologo apuano Lorenzo Gianni. Era uno dei 35 esperti chiamati a presiedere le commissioni. “E’ diffusa ormai l’opinione, tra gli addetti ai lavori, che il Candia sia una delle realtà più interessanti nell’ambito di quella che è definitiva viticoltura eroica o estrema. – spiega Gianni – I vini del Candia hanno sempre avuto una buona considerazione ai mondiali ma mai come quest’anno hanno saputo affermarsi in blocco con etichette molto diverse tra loro. Questo significa che la strada è giusta e che per differenziarci in un panorama molto competitivo come quello enologico è necessario puntare su quelle che sono le nostre caratteristiche che rendono le nostre produzioni speciali, eccellenti e di qualità. I nostri vini sono nella fase di maturazione e consapevolezza. Siamo ad una svolta anche in termini d marketing”.
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